LEZIONE
IV 13/03/2002
MODELLI
A CONFRONTO
Il
Modello del Rinascimento trasformato negli anni ’20 attraverso il superamento
di una crisi, anche oggi stiamo affrontando una crisi ad essa paragonabile.
Se noi fotografiamo l’inizio della Rivoluzione Industriale 1530 in cui
si scopre la maniera di creare artificialmente energia quindi come sostituire
le forze umane in forze meccaniche, Macchina a vapore, questo comporta
una modifica di tutto il quadro sociale urbano e politico. Emergono così
tanti fenomeni nuovi che innestano cambiamenti inimmaginabili, tra cui
la nascita di una classe sociale diversa (le enormi masse di lavoratori
dediti all’agricoltura si trasferiscono nel settore dell’industria) comportando
una vera rivoluzione sociale, che fa generare conflitti fra classi lavoratrici
e chi detiene il potere economico, i capitalisti. Naturalmente nascono
nuovi pensieri filosofici e politici, e nuove associazioni, i sindacati,
di conseguenza una nuova sensibilità sociale e quindi una nuova
città. Anche il pensiero scientifico filosofico ha avuto un nuovo
input, positivismo pragmatico e lucido e non più metafisico, che
ha comportato lo sviluppo di tutte le scienze tra cui la medicina. La teoria
dell’Evoluzione di Darwing mostra tutto il mondo sotto una lente molto
chiara e cristallina in cui i fenomeni si realizzano razionalmente. Indicare
chi è ricco è indicativo di chi detiene il potere, con l’800
e la nuova industria i ricchi sono chi possiede le grandi fabbriche, chi
quindi domina il nuovo sistema di produzione. Questo nuovo grande quadro
genera ovviamente una crisi, l’architettura all’interno di questa crisi,
si adatta meno velocemente delle arti e delle scienze. L’architettura attardata
rispetto alle nuove conquiste risulta ancora legata ad un modello della
fine del ‘400.L’architettura quindi è ancora quella disciplina che
si occupa dell’edificazione del potere (Chiese, Palazzi..) quindi Aulica.
La tecnica che ancora usa è quella legata agli elementi di grande
continuità strutturale, Setti. La città ancora chiusa in
un perimetro come un castello, o fortezza del Rinascimento (con Sisto V,
Roma si incomincia ad espandersi), a causa della concezione per cui ad
una città è possibili dare una forma chiusa. Lo sguardo dell’architetto
si posa sull’oggetto che racchiude dentro di se le nostre conoscenze e
la nostra maniera di pensare e disegnare lo spazio.
Ex:
non si possono costruire Piramidi se non si hanno conoscenze di Geometria
e Trigonometria. Di conseguenza è sostenibile che la costruzione
geometrica che noi abbiamo come bagaglio culturale è incapsulata
nell’architettura che produciamo. Questa nostra conoscenza spaziale cresce
e si evolve, a discapito, a volte, di conoscenze precedenti. L’oggetto,
prodotto architettonico, rappresenta quindi le nostre conoscenze scientifiche.
Ex:
costruire un edificio come il Pantheon comporta una conoscenza approfondita
di calcolo, che in relazione hai numeri romani sembra un po’ contraddittoria,
questo ci fa supporre che i calcoli erano impostati su base geometrica
e non algebrica ( la radice quadrata di un numero corrisponde al lato di
un quadrato d’area data).
Lo
sguardo e il modello mentale in rapporto all’architettura è sempre
molto forte. E’ impossibile fare una Cattedrale Gotica senza il supporto
di modelli anche se con l’ausilio di calcoli. Nel Rinascimento non si sono
avuti eguali, se faccio una serie fortissima d’astrazioni posso avere un
rapporto fra modalità naturale e della visione (Prospettiva) e il
mio modo di rappresentare. Rapporti che esistono fra le dimensioni reali
e il mio disegno attraverso i punti di misura. Così riesco a fare
il mio mondo ad immagine e somiglianza del mio modello mentale in modo
perfetto. Attraverso la prospettiva rimarrebbe molto deformata l’architettura
Gotica o Romanica. La nuova visione utilizza questo linguaggio normandolo
ma la visione è totalmente nuova. Vengono esaltati i concetti di
simmetria e centralità alle regole auree e proporzionalità
vengono potenziati. Quindi la nostra conoscenza geometrica entra nell’architettura.
L’architettura derivata dal modello Rinascimentale è Figurativa,
ovvero è fatta da componenti riconoscibili nominabili e legati a
simboli. Come quando realizzo un quadro figurativo i cui elementi sono
riconoscibili e nominabili. Il modo di procedere inizia da figure prese
a priori, da un tipo o tipologia (sistema a corte, diversi tipi di chiese).
Lo spazio viene dominato dal sistema prospettico ma fa riferimento sempre
ad un tipo. La figura dell’architetto è attardata e legata ad un
modello che sarà lento nel risettare il sistema. L’Architetto dell’800
è una figura del tutto anacronistica e ha poco a che vedere con
ciò che succede, mentre l’ingegnere del periodo vive nella scienza
e possiede il calcolo che lo aiuta in questo periodo ad essere al meglio
della creatività, inventa, costruisce ponti, torri… Interessante
è in Francia la nascita del Politecnico. Si crea un problema di
codificazione e trasmissione del sapere e si cerca di insegnare il modo
di progettare. Si crea un approccio scientifico di fare architettura, si
creano abachi delle situazioni prefigurati si crea un aspetto didatticamente
oggettivo. In cinque anni tutto viene cambiato. Il campo in cui avvengono
le scoperte più innovative è nel campo delle costruzioni.
Attraverso il tema della costruzione viene eroso il temo dell’architettura.
Aulico, perché nascono esigenze nuove, soddisfatte da progettisti
(non architetti, ma degli ibridi: ingegneri-scienziati). Avviene qualcosa
di nuovo in Particolare in America, società molto dinamica e selvaggia.
Nasce la città in Altezza, chi ha la capacità di costruire
sfrutta a pieno le sue potenzialità e le sue conoscenze. Nel 1880
nasce a Chicago, dopo un incendio devastante, il primo grattacielo. Ovviamente
applicare tutto il repertorio Rinascimentale (ordine, simmetria) è
complicato. La struttura cambia non è più continua, costituita
da muri portanti, ma discontinua e puntiforme, in contraddizione con prospetti
composti da caratteri rinascimentali. Una delle persone che si pone il
problema dell’organicità è Sullivan. Un modello sorpassato
è il Palazzaccio di Giustizia dell’inizio del ‘900, che è
del tutto anacronistico. Un concetto inglese è la Totalità
del Design, del gusto di Morris e dell’Arts & Crafts, movimento
fortemente antimacchinista, romantico, che si prodiga per la riscoperta
dell’artigianato. Ci sono anche molte figure Retrò che fanno acquerelli
e giocano con gli stili, alternandoli, l’Eclettismo. Si riprende il Gotico,
il Romanico, lo stile Orientale; l’architettura è sempre la stessa
soltanto viene decorata in modo diverso. Quest’epoca ancora non ha la forza
per caratterizzarsi con uno stile. Alla fine del secolo emerge, finalmente,
uno stile che diviene mondiale: il Liberty. L’Art Nouveau, Arte Coloniale
sono altri modi di chiamare il Liberty, relativamente alla regione d’appartenenza,
è uno stile floreale composto di materiali moderni (ferro, vetro,
legno) ma usati in modo artigianale. L’edificio che simboleggia e descrive
la Bell epoc e la Stazione Ferroviaria che esalta l’invenzione del secolo:
la Macchina a Vapore. Questo edificio che si siede nella città ha
in Italia la rappresentante più evoluta – S. Maria Novella, Firenze-
e quella più anacronistica a Milano.